Immagino la pittrice di San Pietroburgo lì sul Kanal Griboedova, davanti alla cattedrale della Resurrezione di Cristo, più comunemente nota come Cattedrale del Salvatore sul sangue versato, perché eretta sul luogo dove venne ucciso in un attentato lo zar Alessandro II.
Con il suo cavalletto è tutta intenta a ritrarre un lavoro che pare infinito: quella meraviglia ricoperta da smalti variopinti, piastrelle in ceramica e vetro colorato, le sue architravi e le cinque cupole con circa 1000 metri quadri di superficie decorata.
Il campanile è ornato dagli stemmi di città e regioni dell’impero russo riprodotti in mosaico e tutta la cattedrale è a tal punto ingioiellata che sembra finta. Un tripudio di colori che soltanto una ricchissima tavolozza potrà riprodurre.
acquerello su carta 21 x 30, 2010
collezione privata
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